Coronavirus L'associazione ANMAR: Le tutele per i malati reumatici vanno prolungate
Siamo pazienti cronici e immunodepressi corriamo ancora troppi rischi se torniamo al lavoro. L’ultimo DPCM non contiene alcuna indicazione, chiediamo una proroga fino al 31 di maggio, dice Silvia Tonolo, Presidente ANMAR.
Chiediamo che la bozza dell’ultimo DPCM sulla “Fase Due” della pandemia da COVID-19 venga rivista. Nel testo attuale infatti non c’è nessun riferimento ai malati cronici e immunodepressi mentre sono necessarie norme di tutela per questi uomini e donne che hanno gravi problemi di salute”. E’ questa la richiesta avanzata dall’ANMAR Onlus (Associazione Nazionale Malati Reumatici) all’indomani dell’annuncio del premier Giuseppe Conte sui provvedimenti di allentamento delle restrizioni per contenere i contagi da Coronavirus. “Siamo pienamente consapevoli e favorevoli alla graduale riapertura delle attività lavorative e produttive del nostro Paese - afferma Silvia Tonolo, Presidente ANMAR -. La bozza di DPCM, presentata ieri sera, però deve essere integrata al più presto. I pazienti reumatici in cura con immunosoppressori corrono ancora troppi rischi e non possono ritornare subito al lavoro, magari in aziende che non hanno provveduto alla sanificazione o preso le dovute precauzioni per tutelare la salute dei dipendenti. Le riaperture poi di aziende, negozi ed esercizi commerciali saranno poi scaglionate dal 4 maggio fino al 1giugno. Chiediamo quindi che il nuovo decreto si possa estendere a tutti i malati reumatici immunodepressi con certificato dello specialista che attesta la patologia reumatologica e l’estensione dei giorni previsti per chi quelli che beneficiano della legge 104 almeno fino 31 di maggio”. “Non va dimenticato che ci sono in Italia circa 800.000 malati reumatologici, affetti da patologie gravi in trattamento con farmaci immunosoppressori, i quali sono a rischio di contrarre infezioni gravi e potenzialmente fatali – aggiunge il prof. Mauro Galeazzi, Past President della Società Italiana di Reumatologia (SIR) -. Questi malati non possono e non debbono essere esposti a rischi di contrarre l'infezione da SARS-CoV12”. “La proroga dei benefici della legge 104 deve valere anche per caregiver e familiari - aggiunge l’onorevole Massimiliano De Toma, Membro Commissione Attivita' Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati -. Solo così possiamo dare le giuste garanzie socio-sanitarie a milioni di italiani. Stiamo per entrare in una fase molto delicata per l’intero sistema Paese. E’ quindi necessario non abbassare la guardia nei confronti di una pandemia che può continuare ad avere effetti nefasti per la salute pubblica”.
Fonte: Ufficio stampa Intermedia