10 regole d’oro per mangiare bene e domade per una corretta digestione
Le 10 regole d’oro per mangiare bene e digerire meglio!
1) Al mattino bere sempre prima di colazione un bicchiere di acqua naturale, meglio se tiepida, o una tisana che sgonfi il ventre e depuri l’organismo. Replicare prima o dopo pranzo con un infuso a base di finocchio e carciofo che coadiuvi la digestione.
2) Per cena preferire un piatto di minestra o zuppa di verdura (senza patate e pomodori), ricca di fibre, minerali e vitamine: è facile da digerire, non appesantisce l’organismo nel momento della giornata in cui è più stanco e non disturba il sonno.
3) Evitare di mangiare nello stesso pasto: primi piatti (pasta o riso), pizza, patate, polenta, pane con mollica e dolci. Troppi carboidrati raffinati forniscono un numero sbilanciato di calorie, portano a una fermentazione eccessiva degli zuccheri, provocano gonfiore e danno un’ipoglicemia di rimbalzo da una a tre ore dopo la loro ingestione: ne consegue un senso di spossatezza.
4) Ridurre il sale da cucina il più possibile: infatti, se da un lato toglie l’insipido ai cibi, stimola l’appetito, facilita la digestione producendo una salutare attività di stomaco e intestino, dall’altro, il sodio contenuto favorisce l'ipertensione e le complicanze che ne conseguono (maggior rischio di ictus, infarto, scompenso cardiaco); aggiungere ai cibi aromi a piacere, tra cui il peperoncino che, in quantità moderata, stimola la digestione favorendo la secrezione dei succhi gastrici e cura i disturbi gastrointestinali.
5) Alternare il più possibile i cibi durante la settimana. Scegliere per tre o quattro pasti il pesce; due volte a settimana carne magra; una volta i salumi (prosciutto cotto e crudo purché senza grasso, bresaola e speck); una volta i formaggi (meglio se freschi e non stagionati); optare per almeno quattro piatti a base di proteine vegetali anche abbinate a pasta e riso. Più la dieta è varia e completa, più favorirà una buona e corretta digestione.
6) Utilizzare come condimento solo olio di oliva extravergine, evitando burro, margarina, lardo e fritture che risultano complessi da digerire e appesantiscono la funzionalità fegato. Usare a piacere: limone, aceto di mele e balsamico che, al contrario, favoriscono i processi digestivi.
7) Cuocere preferibilmente i cibi al vapore, ai ferri, al forno (tradizionale o microonde) e usare pentole antiaderenti in modo da ridurre al minimo i condimenti: in questo modo il cibo, oltre a mantenere pressoché intatti i nutrienti, risulta più semplice da digerire.
8) A fine pasto consumare poca frutta e di un’unica qualità. In linea generale, la frutta dovrebbe essere assunta come spuntino nell’arco della giornata (a metà mattina e pomeriggio) quando lo stomaco è vuoto, condizione che favorisce il massimo assorbimento delle vitamine. Va bene anche all’inizio dei pasti perché, grazie al suo volume, dona un senso di sazietà e può aiutare a moderarsi a tavola. Se consumata con altri alimenti, invece, rallenta l’intero processo digestivo con effetti come gonfiore e gas abbondanti. Dopo i pasti sono indicate l’ananas e la papaya per la presenza di bromelina e di papaina, due enzimi che favoriscono la demolizione delle proteine.
9) Iniziare sempre il pasto dopo avere fatto cinque lente inspirazioni ed espirazioni a bocca aperta: questo esercizio aiuta a masticare bene e mangiare lentamente.
10) Dopo i pasti, per favorire lo svuotamento dello stomaco e superare eventuali sintomi della dispepsia, assumere due cucchiaini di Effervescente Brioschi: non essendo alcolico né un medicinale, è il più semplice aiuto contro l’acidità gastrica, la sensazione di pesantezza e gonfiore che possono derivare da una digestione lenta.
Contributo della dott.sa Lydia Soletti
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI PER UNA CORRETTA DIGESTIONE
Quale carne è più digeribile?
Quelle magre come pollo, tacchino, vitellone, coniglio. Con moderazione manzo e maiale magro. Evitare le frattaglie: fegato, cuore, cervello.
Quale insaccato è preferibile?
Il prosciutto crudo, quello cotto o lo speck, ma eliminando il grasso esterno. Sì anche alla bresaola, di manzo o cavallo. Da evitare o limitare: salame, coppa, mortadella più impegnativi per lo stomaco in quanto ricchi di grassi che rendono lunga e laboriosa la digestione.
Il pesce è sempre digeribile?
La carne del pesce è senza dubbio la più digeribile in assoluto ma sono doverosi dei distinguo. Meglio il cosiddetto pesce azzurro, i pesci freschi di “stagione” che siano magri o magrissimi come scampo, gambero, orata, spigola e pesce spada: in questo caso, occorrono circa 2-3 ore per la loro digestione. Consumare con moderazione pesci grassi o molto grassi come triglia, tonno, salmone, anguilla che saranno assimilati in 3 o 4 ore. Più in generale, i pesci d'acqua dolce sono più digeribili mentre i molluschi risultano spesso di difficile digestione.
Come vanno consumate le uova perché risultino digeribili?
Alla coque o sode. Da limitare in frittata e all’occhio di bue con burro. Se è possibile cuocerle in pentole antiaderenti con poco olio.
Come scegliere il latte e i suoi derivati perché non affatichino troppo la digestione?
Da privilegiare latte parzialmente scremato e yogurt magro. Evitare il cappuccino e bere caffè e latte separatamente perché più digeribili in questo modo. Tra i formaggi scegliere quelli freschi e magri come ricotta di pecora, primo sale, quartirolo magro. Preferibilmente non abbinarli alla carne in quanto la caseina del latte tende a inglobare le proteine della carne rendendola di difficile assimilazione e prolungando i tempi di digestione.
I cereali sono tutti simili, di facile e pronta digestione?
In realtà il nostro corpo impiega molto tempo a digerire i cereali: in questo caso si tratta però di un pregio perché così gli zuccheri complessi presenti vengono assimilati dal sangue a poco a poco assicurando energia equilibrata sul lungo periodo. Sono sempre da preferire quelli integrali, più ricchi in fibra. Il chicco integrale, essendo un alimento intero, contiene in sé tutte le sostanze utili per il nostro nutrimento, per la digestione e l’assimilazione: motivo per cui non affatica l’organismo, non lascia scorie, non fa ingrassare.
I legumi sono consumabili con qualunque altro alimento?
I legumi sono un alimento importante: contengono carboidrati, proteine e grassi insaturi utili a controllare il colesterolo, minerali, fibre, calcio, ferro, potassio e vitamina B. Un alimento completo ma che può causare talvolta gonfiori e disturbi digestivi. Il segreto per eliminare queste piccoli inconvenienti è metterli a mollo prima di cucinarli. Meglio se consumati da soli oppure con i cereali.
Quali grassi usare per cucinare senza rendere indigesto un menù?
Da preferire sempre olio di oliva extravergine, anche per friggere. Da moderare o limitare il più possibile: burro, lardo e strutto.
Frutta e verdura: esiste un criterio per una scelta il più corretta possibile dal punto di vista dei processi digestivi?
Una volta imparato a consumare la frutta lontano dai pasti, il criterio migliore è variare sia frutta sia verdura (attenzione solo alle associazioni di patate e pomodori), scegliendo sempre quelle fresche di stagione: in questo modo garantiamo all’organismo il corretto apporto di vitamine, minerali e sostanze antiossidanti.
Si può prendere dopo un pasto un digestivo?
Dipende dal tipo di digestivo: assolutamente no quelli a base alcolica che contribuirebbero all’aumento del numero di calorie nel pasto, con molta cautela quelli medicinali per non creare “assuefazione”, invece sì a scelte più semplici, fresche e dissetanti a base essenzialmente di bicarbonato di sodio come l’Effervescente Brioschi.
Contributo della dott.sa Lydia Soletti
Fonte: Ketchum - Ufficio Stampa