Che cos'e la miopia e come si cura
La miopia è il difetto della vista più frequente al mondo e in Italia ne è affetto oltre il 25% della popolazione. In genere insorge in età scolare, aumenta nel periodo dello sviluppo corporeo e tende a stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni.
In una piccola percentuale di soggetti il difetto visivo si presenta nella forma degenerativa della retina, che provoca scarsa visione: insorge nei bambini piccoli, a 2-3 anni di età, progredisce col passare degli anni, arrivando anche a valori elevati (30 diottrie).
Essa è dovuta generalmente ad una lunghezza eccessiva del bulbo oculare, ma più raramente può essere un'alterata curvatura delle superfici rifrattive dell'occhio.
Anche nelle fasi iniziali e intermedie della cataratta oppure a seguito di alterazioni metaboliche si può manifestare miopia dovuta all’alterazione dell'indice di rifrazione dei mezzi oculari, in particolare del cristallino. Nel diabete per esempio si verificano miopizzazioni di tipo transitori, dipendenti dallo stato glicemico.
L’entità della miopia si misura in diottrie (indicano il potere delle lenti correttive necessario a compensare il difetto): fino a -3.00 diottrie si tratta di miopia lieve e si considera un difetto visivo in un occhio altrimenti sano, da -3.00 a -6.00 diottrie si tratta di miopia media, mentre una miopia maggiore di -6.00 diottrie è considerata di grado elevato. La miopia è definita patologica, quando si associa a patologie corio-retiniche o glaucoma.
La visione del miope
I raggi luminosi che passano attraverso i mezzi ottici oculari (cornea, cristallino, ecc.) vengono messi a fuoco all'interno del bulbo oculare convergendo sulla retina, nel miope, invece, a causa della maggiore lunghezza dell’occhio, l’immagine si forma davanti alla retina anziché sulla retina, risultando sfocata. Nel miope il punto remoto, cioè il punto più lontano dell'occhio a cui vi è una visione nitida senza l'utilizzo di accomodazione, è posto ad una distanza finita rispetto all'infinito come invece avviene in un occhio senza difetti di vista, detto emmetrope. La distanza massima a cui un soggetto riesce a vedere nitidamente è inversamente proporzionale al grado della miopia. Ad esempio, un miope di -2.00 diottrie riesce a vedere nitidamente al massimo a 50 centimetri (ossia 1/2 metro) e non oltre. Invece, il soggetto miope sarà in grado di ottenere una messa a fuoco per punti ancora più vicini rispetto ad un soggetto emmetrope.
Fattori ambientali e genetici e come si cura
PATOGENESI DELLA MIOPIA: I FATTORI GENETICI
L'ipotesi più certa è che la miopia sia di origine ereditaria, in quanto la propensione alla miopia di figli di genitori miopi è superiore a quella di genitori non miopi, benché l'aumento sistematico della miopia nelle città occidentali metta in dubbio questi dati.
I FATTORI AMBIENTALI
Non ci sono prove solide che le abitudini sbagliate o i fattori ambientali intervengano nella genesi della miopia. Molte persone credono che guardare le cose con molta attenzione nell'infanzia possa causare la miopia, ma questo è sbagliato, poiché se un bambino ha un approccio miope nel guardare gli oggetti è perché è miope e non l'inverso.
Si parla anche insistentemente di un aumento dell'incidenza della miopia nella popolazione mondiale e si incolpano di ciò fattori esterni come la TV o i monitor dei computer, ma è molto più probabile che, in questi tempi, ci siano a disposizione più strumenti utili per individuare la miopia e soprattutto che molte più persone abbiano accesso alle cure oculistiche, infatti, è meglio ricordare che anche nel XXI secolo, forse più della metà della popolazione, morirà senza mai aver fatto una visita da un oculista.
La combinazione dei fattori genetici e ambientali
Alcuni studi suggeriscono che guardare troppo da vicino per troppo tempo può aggravare una predisposizione genetica a sviluppare la miopia, ma altri studi hanno dimostrato che osservare da vicino (leggere, giocare a giochi per computer) non può essere associato con la progressione della miopia. Per spiegare i vari gradi di miopia è stata ipotizzata una predisposizione genetica a fattori ambientali, ma anche in questo esiste una divergenza di opinioni. Per alta ereditabilità si intende che gran parte delle variazioni, in un determinato tempo, in una particolare popolazione, sono dovute a differenze genetiche, per esempio, se cambia l'ambiente, per l'introduzione di televisori e computer, l'incidenza della miopia può cambiare anche se l'ereditabilità continua ad essere alta. Da un punto di vista leggermente differente potrebbe concludersi,che a causa della genetica, alcune persone hanno un maggiore rischio di sviluppare la miopia quando sono esposte a condizioni ambientali moderne effettuando una lettura più da vicino. In altre parole, spesso non è la miopia che si eredita, ma la reazione a specifiche condizioni ambientali , ed è proprio questa reazione che può essere l'inizio e la progressione della miopia.
MYOOPS® un importante supporto alle esigenze del miope
La miopia costituisce la più comune alterazione dell’occhio umano.
Riguarda oltre il 25 % della popolazione in Italia e rappresenta un problema sempre maggiore, dal punto di vista sociale ed economico. Caratteristica della miopia è il bulbo oculare dalla forma allungata. L’allungamento del bulbo oculare comporta lo “stiramento” dei tessuti che lo costituiscono e l’influenza negativa è particolarmente rilevante a livello retinico e della coriocapillare. Per tali motivi, la retina del soggetto miope, è estremamente sensibile ad insulti endogeni ed esogeni.
MYOOPS® è un prodotto costituito da una associazione razionale di componenti naturali, ad attività vaso protettiva, antiossidante, unica nel panorama oculistico.
I principi attivi presenti sono: le antocianidine, i polifenoli, la luteina, le vitamine A ed E.
Le antocianidine hanno un’attività vaso protettiva oltre a migliorare la qualità della visione. I polifenoli inibiscono l’attività degli enzimi che possono demolire le fibre contenute nel tessuto connettivo dei vasi sanguigni. La luteina protegge la macula dall’attività ossidante della luce ( UV e Blu) e può ridurre il fastidioso effetto conseguente all’ abbagliamento. La vitamina A contribuisce al mantenimento dell’integrità anatomo-funzionale dell’EPR e costituisce il precursore di un importante pigmento visivo: la rodopsina. La vitamina E è un potente antiossidante e migliora l’assorbimento intestinale della vitamina A.
MYOOPS® per le sue proprietà vaso protettive ed antiossidanti è indicato per favorire il fisiologico trofismo del tessuto retinico in presenza di sofferenza metabolica e per difendere i tessuti oculari dai danni ossidativi dovuti alla luce e ai radicali liberi.
Inoltre per la sua capacità di influenzare positivamente la qualità della visione, permette di migliorare la sintomatologia riferita dal soggetto miope ( astenopia, abbagliamento, deficit visivo crepuscolare).
Fonte: Ufficio stampa del Congresso Internazionale di Medicina Oculistica