Allarme farmaci contraffatti, intensificare i controlli e punire severamente gli abusi
Il caso di Barletta, con la morte di una giovane donna, ha riacceso l’allarme ed il dibattito sulla contraffazione e la commercializzazione dei farmaci.
Il divieto di comprare e quindi vendere i farmaci online non basta più, tanto è vero che il commercio illegale in rete ha avuto una crescita esponenziale.
E’ urgente intervenire con seri strumenti di controllo e repressione, per contrastare il commercio in rete di prodotti e sostanze pericolose per la salute.
Si tratta, infatti, di un fenomeno estremamente rischioso, in forte espansione.
I carabinieri dei NAS confermano la grande dimensione del mercato illegale, la nascita di vere e proprie holding, di fonti clandestine e canali commerciali occulti: i compratori sono attratti dalla facilità dell’acquisto, dall’anonimato, dai prezzi bassi e dalla assenza della prescrizione.
Il business dei farmaci senza controllo va fermato con strumenti eccezionali tesi a prevenire contraffazioni ed abusi, ma anche a vigilare con controlli severi, poteri ispettivi e sanzionatori.
Interessante in tal senso la proposta di tracciabilità del farmaco per garantire l’autenticità, la produzione, la provenienza e l a scadenza di ogni prodotto farmaceutico.
L’allarme, infatti, non è solo online.
E’ di pochi giorni fa lo scandalo della la casa farmaceutica di Genova che “illecitamente e fraudolentemente” produceva e commercializzava farmaci nonostante il divieto dell’Aifa, rietichettava e poneva nuovamente in commercio farmaci scaduti.
Il Governo fa bene a sollecitare i cittadini a diffidare dei prezzi stracciati e delle promesse di internet. Ma non basta, deve dare un segnale chiaro in difesa della salute dei cittadini con risposte efficaci contro gli abusi e con programmi che impegnino le istituzioni e qualifichino il Servizio Sanitario Nazionale.
Fonte: Ufficio Stampa Federconsumatori Nazionale