Mal di tempo
C'è chi diventa nervoso quando scoppia il temporale e chi ha l'emicrania mentre soffia il vento. Sono tredici milioni gli italiani che soffrono a ogni variazione di clima. Ecco perchè e come difendersi da vento, afa e perturbazioni che sono già in vista
Descrizione
Il clima frizzante della primavera? Ormai non esiste più: in alcune regioni italiane il termometro ha già sfiorato i 36 gradi diverse settimane fa. In compenso in aprile si sono verificate nevicate assolutamente inattese.
In tutta questa "confusione stagionale" però esiste una certezza, tutt'altro che rassicurante: l'estate sarà torrida, i meteorologi temono che nei prossimi mesi le temperature saliranno fino a sfiorare i record registrati nell'estate del '98, la più calda degli ultimi cinquant'anni. E a farne le spese saranno i 13 milioni di italiani (quasi uno su tre) che soffrono di una sindrome sempre più diffusa, la meteoropatia: in presenza di bruschi cambiamenti meteorologici ecco comparire mal di testa, stanchezza, ansia, talvolta insonnia. "La biometeorologia medica", spiega Roberto Gualtierotti, già direttore dell'istituto di bioclimatologia dell'Università statale di Milano, "ha dimostrato che esiste un legame molto stretto tra le condizioni climatiche-atmosferiche e i processi fisiologici che avvengono nell'organismo".
Insomma il mal di tempo esiste davvero. Tanto che in Austria la legge è più clemente per i reati commessi quando soffia il fohn, proprio perchè il vento influisce sull'umore. E in Canada si è visto che '81 per cento degli incidenti automobilistici mortali si verifica con l'arrivo di una perturbazione.
Il fisico non riesce a reagire
Ma com'è possibile che fattori esterni incidano così prepotentemente sull'organismo?
"Tutto nasce da un difetto di funzionamento del centro di termoregolazione corporea, localizzato nel cervello", spiega il professor Gaetano Rotondo, docente di medicina aerospaziale dell'Università la Sapienza di Roma e autore del volume Ecobioclimatologia.
"Il compito di questo "termometro interno" è mantenere costante la temperatura del corpo, regolando i processi di produzione e dispersione del calore. Se funziona correttamente, l'organismo si adatta alle variazioni climatiche. In caso contrario si manifestano stanchezza, insonnia, tensione, emicrania, ma anche difficoltà di concentrazione e depressione. In questi casi", precisa Rotondo, "si parla di meteoropatia primaria: questo disturbo colpisce persone sanissime i cui problemi dipendono unicamente dai bruschi cambiamenti del tempo. Ma c'è anche la cosiddetta meteoropatia secondaria, che fa riacutizzare i sintomi di alcune malattie (vedi riquadro)".
Gli esperti stimano che questo problema sia in costante aumento. Aria condizionata e riscaldamento infatti "impigriscono" il sistema di termoregolazione corporea, rendendolo così meno alienato a reagire ai bruschi cambiamenti climatici che, a causa dell'effetto serra e del progressivo aumento della temperatura della Terra, sono sempre più frequenti. A peggiorare la situazione poi interviene lo stile di vita: "Lo stress e il superlavoro riducono la resistenza e l'adattabilità del soggetto alle stimolazioni esterne, comprese quelle atmosferiche".
Le soluzioni? Più naturali possibili: dall'idroterapia ai fiori di Bach (vedi riquadro) al recupero dei nostri ritmi vitali.
Le malattie che peggiorano
I cambiamenti meteorologici possono peggiorare anche i sintomi di malattie già esistenti: in questo caso si parla di meteoropatia secondaria. Ecco i disturbi che più di altri tendono a riacutizzarsi.
Malattie cardiache: i sintomi dell'aterosclerosi e l'angina pectoris possono peggiorare in presenza del freddo.
Malattie polmonari: difficoltà respiratorie e asma bronchiale si acuiscono in presenza del freddo e dell'umidità associata ad alte temperature.
Gastrite e ulcera: riafforano soprattutto nelle stagioni di passaggio, cioè primavera e autunno.
Problemi articolari e muscolari: risentono negativamente sia dell'umidità sia delle condizioni di freddo improvviso.
DALL'EMICRANIA ALL'ALLERGIA
Questa tabella, realizzata dal Servizio meteorologico tedesco, mostra come le differenti condizioni climatiche influenzano la nostra salute. Sono soprattutto i momenti che precedono i cambiamenti di tempo quelli più problematici. Poi il malessere si attenua.
Come si manifesta
Tutti gli agenti scatenanti:
Il vento
E' senza dubbio la causa principale delle meteoropatie. Le manifestazioni variano a seconda del tipo di vento: lo scirocco (vento caldo che proviene dall'Africa) provoca irrequietezza, palpitazioni, insonnia, stati ansiosi, emicrania e può peggiorare i disturbi cardiaci. La tramontana (è un vento forte, secco che soffia dalle regioni nordiche) può essere responsabile di crisi asmatiche, disturbi circolatori e insonnia. Infine il fohn, un vento violento e umido che arriva dalle Alpi, può causare abbassamento della pressione arteriosa, difficoltà di concentrazione irritabilità; ansia e vertigini che si manifestano addirittura 24 ore prima del suo arrivo.
Il temporale
Prima dei temporali si verifica un aumento della pressione atmosferica, che causa un aumento dell'elettromagnetismo presente nell'aria. Questa condizione si ripercuote negativamente sull'organismo e provoca irrequietezza, insonnia, mal di testa.
Quando piove, invece, il nervosismo si placa e ci si sente più calmi..
L'umidità
Se associata al caldo, impedisce la normale evaporazione del sudore. La temperatura corporea così può aumentare al di sopra dei livelli di guardia e si possono verificare difficoltà respiratorie, affanno, malessere generale, colpi di calore.
Il freddo
Incide soprattutto sulla circolazione periferica, riducendo l'afflusso di sangue ai capillari delle estremità. Si tratta di una normale reazione dell'organismo, che si difende dal freddo, limitando la dispersione del calore. Ciò può determinare dolori agli arti e difficoltà nel muovere mani e piedi.
Il caldo
Provoca un aumento del calibro dei vasi sanguigni e quindi un maggiore afflusso dì sangue a livello periferico (vasodilatazione).
Questa situazione, oltre a causare ristagni di liquidi e quindi gonfiore degli arti, può provocare sintomi generali come stanchezza, malessere generale e sbalzi della pressione arteriosa.
Note
TEST E' METEOROPATIA? Scoprilo così
Se ci si sente tristi in una giornata uggiosa, non è detto che si sofra di meteoropatia.
Potrebbe infatti trattarsi di una scusa, un escamotage per nascondere una situazione di ansia, di disagio psicologico. "Talvolta è più facile spiegare un malessere con una pioggia imprpovvisa che affrontare un problema interiore", dice Massimo Soldsati, psicoterapeuta milanese.
Allora come scoprire se si è davvero meteoropatici? Fate questo test messo a punto dal dottor Gualtierotti.
In una stanza a temperatura media (intorno ai 20 gradi), misurate il calore della mano, stringendo nel palmo un termometro digitale. I valori normali si aggirano intorno ai 32-34 gradi.
Il secondo passo è stringere con la stessa mano una formella ghiacciata (vanno benissimo quelle utilizzate per le borse-frigo) per circa 2 minuti, passati i quali la temperatura si aggirare intorno ai 22-24 gradi.
A questo punto misurate la temperatura della mano ogni minuto e verificate il tempo necessario per tornare ai 32-34 gradi.
SOTTO I 6 MINUTI
nessun problema
TRA I 6 E I 10 MINUTI
vuol dire che si è meteorosensibili
OLTRE I 10 MINUTI
si parla di meteoropatia vera e propria.